mercoledì 2 gennaio 2013

Qualche citazione sul teatro...


Accontentiamoci di dire che il teatro, come la vita, è un sogno, senza preoccuparci troppo della menzogna.
Jean-Louis Barrault, Nuove riflessioni sul teatro, 1959

Un teatro che si capisce è la prima garanzia non essere teatro.
Carmelo Bene, Cos'è il teatr0, 1990

Il piacere del teatro è decaduto non per la scomparsa di buoni attori ma perché la gente comune è apparsa a recitare negli uffici, nei ritrovi, nelle strade. Tutti si esibiscono come su un palcoscenico, orgogliosi della loro esistenza priva di valore.
Francesco Burdin, Un milione di giorni, 2001

Il teatro d'avanguardia è il teatro di domani; il guaio è che te lo fanno vedere oggi
Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009

In teatro, spesso, le cose migliori sono gli intervalli.
Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009

Uno spettacolo si può preparare in un mese. Improvvisare, invece, richiede una vita.
Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009

Il teatro è una forma di felicità interrotta dall'esistenza.
Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009

Il teatro è un modo di vivere, il cinema un modo di lavorare.
Philippe Caubère
David Niven, in Non mangiate le margherite, 1960



Il teatro tragico ha l'enorme inconveniente morale di dare troppa importanza alla vita e alla morte.
Nicolas de Chamfort, Massime e pensieri, 1795 (postumo)

Teatri, sale da conferenza, da concerto, da esposizione sono i templi dei filistei.
Nicolás Gómez Dávila, In margine a un testo implicito, 1977/92

Lo spettatore di Edipo, di Amleto, di Fedra, di Faust più che la pièce apprezza la propria cultura.
Nicolás Gómez Dávila, Tra poche parole, 1977/92

Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita.
Eduardo De Filippo

Per fare buon teatro bisogna rendere la vita difficile all'attore.
Eduardo De Filippo

Se è assolutamente necessario che l'arte o il teatro servano a qualche cosa, dirò che dovrebbero servire a insegnare alla gente che ci sono attività che non servono a niente, e che è indispensabile che ce ne siano.
Eugène Ionesco, Note e contronote, 1962

Ogni dramma inventato riflette un dramma che non s'inventa.
François Mauriac, Diario, 1952/70

Ci sono molte teorie sul teatro. Dovrebbe educare la gente o ispirarla, rispecchiare la vita o cambiarla. Beh, io gli concedo tutto ciò, purché faccia anche spettacolo. Perché a mio parere lo scopo del teatro, dal dramma greco al circo, è di interessare. 

Il teatro è l'attiva riflessione dell'uomo su sé stesso.
Novalis, Frammenti, 1795/1800

Il teatro resiste come un divino anacronismo; come l'opera lirica e il balletto classico. Un'arte che è rappresentazione più che creazione, una fonte di gioia e di meraviglia, ma non una cosa del presente.
Orson Welles 

Ciò che ho sempre trovato di più bello in un teatro, nella mia infanzia e ancora adesso, è il lampadario − un bel oggetto luminoso, cristallino, complicato, circolare e simmetrico.
Charles Baudelaire, Il mio cuore messo a nudo, 1859/66 (postumo, 1887- 1908)

domenica 2 dicembre 2012

Il prezzo della cultura (e del teatro) - 2

Bene, abbiamo appurato che i prezzi del teatro italiano sono congrui per le tasche degli italiani. Anche se in pochi, avete stabilito che il prezzo giusto è fra i 20 e i 30 euro per una rappresentazione di qualità. Sicuri?
Facciamoci i conti in tasca. Non voi, noi, noi teatranti, nel caso di specie noi del Vittoria.
Noi, che ogni anno produciamo due o più spettacoli, conosciamo bene l'argomento. Diciamo che la nostra compagnia, i valenti Attori & Tecnici, decidano di mettere in scena un autore contemporaneo britannico, in una pièce con sette personaggi mai rappresentata prima in Italia, che si svolge tutta nello stesso ambiente (un interno di una casa padronale). Passo uno, chiedi i diritti. Passo due, diritti concessi, paga il traduttore. E colui che fa l'adattamento. Poi il regista. Lo scenografo. Il costumista. Il musicista, se vuoi musiche originali, altrimenti pagherai i diritti su brani depositati. Poi prevedi materiali per la scena, macchinisti per trasportarla e montarla, luci da disegnare e da affittare. Poi trova gli attori. Pagali il minimo sindacale, se ce la fai. Infine, direttore di scena, ufficio stampa, materiale grafico, fotografo.
Ora che hai tutto, trova uno spazio adatto dove provare con la scena montata. Paga gli attori anche durante le prove, perchè è giusto che sia così, è il loro lavoro. Abbi anche una sarta che lava, stira e aggiusta gli abiti dopo ogni rappresentazione. Investi in pubblicità o nessuno saprà che sei in scena.
Adesso puoi debuttare e sperare che il pubblico ti premii con applausi e biglietti.
Quanto è costato tutto ciò?
Fatelo da soli il conto della spesa, anche in modo approssimativo. Indi valutate quanto è l'incasso necessario per coprire i costi e per pensare a un progetto successivo.
C'è qualcosa che non va, vero? Avete fatto lavorare almeno 25 persone per un paio di mesi ciascuna. Ma se per voi il prezzo giusto è fra 20 e 30 euro e uno spettacolo, quando va bene, rimane in cartellone per 12 repliche, quanta gente deve pagare il biglietto?
Al di là di ogni considerazione che suonerebbe come un piagnisteo, questo è il motivo per cui sempre più spesso assistete a opere teatrali con uno o due interpreti che si esibiscono davanti a delle spartanissime quinte nere. 
Fine seconda parte. Segue

martedì 6 novembre 2012

Il prezzo della cultura (e del teatro) - 1


Cerchiamo di farla semplice. Molto semplice. La cultura (nel nostro caso di specie, il teatro) quanto deve costare? E lo Stato, il Pubblico, deve finanziarla? Guardiamo per un attimo fuori dal nostro orticello. Prendiamo due esempi diversi da noi, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Ebbene, il governo di Londra ha da poco cominciato a mettere in discussione il finanziamento pubblico dell'arte. Ma a Downing street non sono affatto sicuri che tagliare sia la scelta giusta. Già, perché negli ultimi vent'anni il teatro e più in generale l'intera scena artistica britannica sono stati quanto mai vitali e prolifici. Si tratta, per loro, di finanziare il "diritto di sbagliare". Ovvero di concedere al pubblico la possibilità di decidere se una nuova proposta sia o meno degna di essere divulgata e resa "popolare". In America, all'opposto, il finanziamento statale è sempre stato una specie di barzelletta sugli europei, un po' come l'ironia sul bidet o le ascelle femminili non depilate. Per loro, semplicemente, è poco più di un'assurdità. Anzi, Mitt Romney, che fra nemmeno una settimana potrebbe essere il nuovo presidente degli Usa, ha testualmente detto che se verrà eletto anche quei pochi finanziamenti verranno eliminati. Il suo ragionamento è: "se c'è domanda per quella roba, ci penserà il mercato a farla prosperare".
Allora, chi ha ragione e chi ha torto? Negli Stati Uniti (a New York e a Los Angeles per meglio dire) vengono fuori fior di produzioni e di idee. In Gran Bretagna, idem. Però là, i teatri sono pieni. E i biglietti, quanto costano? Per una commedia (commedia, attenzione, non musical)  a Broadway, di venerdì sera (per questo esempio abbiamo considerato il 9 novembre 2012)  potete comprare biglietti da 76 a 260 dollari (da 70 a 200 euro). A Londra da 21 a 53 sterline (da 26 a 66 euro).
La domanda, allora, è: voi spendereste queste cifre, pur amando il teatro? E se foste disposti a spenderle, rischiereste su un titolo nuovo o scommettereste su un "cavallo sicuro"?
fine prima parte - segue 

domenica 14 ottobre 2012

Pro Patria è anche libro

Martedì 16 ottobre, al termine della replica pomeridiana de La fila indiana (quindi intorno alle 18.30), Ascanio Celestini affiancato dal direttore di Rai Radio 3 Marino Sinibaldi, presenterà il suo nuovo libro, Pro Patria (Einaudi., €17,50). L'ingresso alla presentazione sarà libero, compatibilmente con i posti disponibili in sala. 
Il luogo, ovviamente, è il teatro Vittoria: piazza Santa Maria Liberatrice, 10. Testaccio. Roma.

La fila indiana



Un piccolo estratto (televisivo) dello spettacolo La fila indiana, in scena al Vittoria dal 16 al 21 ottobre. Per informazioni e acquisti: www.teatrovittoria.it .