Salviamo i talenti

Giunge alla quarta edizione “Salviamo i talenti – Premio Attilio Corsini”, la rassegna organizzata dal teatro Vittoria che vede sfidarsi quattro spettacoli di giovani artisti. La maggiore novità di quest’anno è che la kermesse avrà luogo nel mese di settembre, prima dell’avvio della stagione “ufficiale”. Con “Salviamo i talenti”, il Vittoria si propone di creare una vetrina per gli artisti di talento ancora sconosciuti mettendo in palio, per lo spettacolo vincitore un posto nel cartellone della stagione 2012/2013 (dal 14 al 26 maggio 2013). La scelta dell’opera migliore sarà demandata come sempre agli spettatori che assisteranno a tutte e quattro le pièce e a una giuria di addetti ai lavori (registi, produttori, direttori di teatro, attori, ecc.).
I quattro spettacoli scelti per la prossima edizione sono:
Cronache d’un uomo d’affari in tempo di guerra – scritto e diretto da Roberto Pappalardo, lo spettacolo, messo in scena dalla Compagnia Artò, segue l’ascesa di un uomo d’affari nell’Europa degli anni ’40 che, dopo aver sfruttato la manodopera ebrea, si troverà a dover scegliere, sul finire del conflitto, se salvare la sua posizione e sacrificare i suoi operai o mettere al sicuro gli uomini e le donne della sua fabbrica.
Cuore debole – tratto da un racconto di Fedor Dostoevskij, diretto da Enoch Marrella e interpretato dallo stesso Marrella e da Edoardo Rigoni, Cuore debole racconta la storia di Vassia, che davanti alla possibilità di raggiungere, attraverso un matrimonio, la felicità, spinto dal morboso rapporto coll’amico Arkadi, riconosce che per lui la felicità è ingestibile e addirittura insopportabile.
Don Giovanni o della Pazienza di Sganarello – basato sul Don Juan di Molière e diretto da Giacomo Settis Bisordi, è una personale lettura del mito di Don Giovanni di dieci attori e un allievo regista dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”.
Sempre insieme – Il testo della drammaturga Anca Visdei, esule rumena trasferitasi a Parigi, riproposto da tre allievi della Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova (Matteo Alfonso, nelle vesti di regista, e le due protagoniste Barbara Alesse e Irene Villa), racconta la storia di due sorelle fortemente legate nella Romania di Ceausescu.

Nessun commento:

Posta un commento